Lombarda, classe 2002, Emma Boggiali ha da poco concluso il suo primo anno al Siena College di Loudonville, New York. Una stagione intensa, ricca di soddisfazioni dal punto di vista accademico e sportivo, culminata con la prestigiosa investitura di ‘Rookie of the Year’.
“Il tennis mi piace da sempre – racconta Emma – e devo a papà l’essermene avvicinata. Lui da ragazzo da giocava e quando sono cresciuta siamo sempre andati a vedere insieme i grandi campioni agli Internazionali di Roma. L’estate della mia prima elementare ho iniziato a prendere lezioni, alternando il tennis al nuoto ed al pattinaggio, ma ben presto ho capito che sarebbero state racchette e palline a rapirmi. Gli impegni legati allo studio, in particolar modo ad un liceo come quello scientifico, mi hanno portata a valutare l’ipotesi di un trasferimento negli Stati Uniti d’America. Ho parlato a lungo con Corrado Degl’Incerti Tocci durante uno degli showcase organizzati da StAR e ho preso questa fantastica decisione. Mi sono messa sotto con l’inglese, dandomi da fare per arrivare preparata al test, e sono partita l’estate scorsa”.
La scelta è ricaduta sul Siena College, la nuova casa di Emma. “Al momento sto esplorando il mondo del business, poi capirò che indirizzo prendere. Appena arrivata lì ho faticato a realizzare dove fossi e quale avventura stesse per cominciare. Trascorse le due settimane di quarantena è cominciato il mio viaggio, così pieno di emozioni e nuove cose da scoprire. La concezione dello sport in America è tutta un’altra cosa. Per un anno mi sono allenata regolarmente alle 6.00 del mattino, prima di dare spazio alle lezioni e al tempo sui libri. La squadra? Al college è tutto, non si è mai soli, è questa la differenza principale con l’Italia. Nei campionati a squadre mi ero fatta le ossa ma il doppio, nel college-tennis, è una vera e propria religione”.
Un’ottima serie di risultati, maturati sul campo come sui banchi, ha portato Emma alla conquista del titolo di ‘Rookie of the Year’ (Matricola dell’anno). “Sono felicissima di questo traguardo e sento che è soltanto l’inizio. La squadra, per la prima volta negli ultimi quindici anni, è tornata a vincere il campionato di Conference e sono stata io a mettere il punto esclamativo sul match decisivo. Ora ricarico le batterie in Italia in vista di settembre e di tutto ciò che verrà. Ho cancellato di colpo tutto lo scetticismo di partenza. Non vedo l’ora di tornare alla base”.